29.7.12

I guess it's time...

TORNA ANCHE QUESTA domenica, ma direi che non è una novità, il buon Doonesbury di Garry B. Trudeau.


28.7.12

Una vita con il Leone di Montagna

ORMAI SONO UN po' di giorni che sto usando Mountain Lion, la versione 10.8 del sistema operativo di Apple. Ne ho parlato sul Sole 24 Ore online, su Wired, ne riparlo domani su Nova24 (versione cartacea, dentro il Sole). Un sacco di opinioni frammentate in posti diversi. Con toni e tagli ancor più differenziate. Me lo stavo chiedendo proprio stamani, mentre scrivevo altre cose: ma la sensazione finale qual è?

Semplice: mi piace molto. È una naturale evoluzione del "vecchio" Lion, che lo completa e lo rende più performante. Più rotondo e al tempo stesso leggero. In questo momento lo sto usando su un MacBook Air del 2010 con due giga di Ram e un Intel Core 2 Duo da 1,86 GHz. Usare Safari è un piacere. Spostare i documenti di testo "leggeri" e le presentazioni e il resto, che di solito uso su una sola macchina salvandole dentro Dropbox per accedere anche da altre, su iCloud pare funzionare molto bene.

È divertente ricostruire nuove routine di lavoro che sono miglioramenti e potenziamenti dell'esistente. Ripensare come fare le cose nella chiave di farle meglio. Vedere che lo strumento che stai utilizzando è plasmabile e viene migliorato lungo la stessa direttrice ideale nella quale ti muovi.

Ho constatato in questi ultimi anni che c'è sempre un tot di polemica relativamente ad Apple e ai "nuovi" prodotti, siano essi software, hardware e servizi. Polemiche che hanno poca cittadinanza, secondo me, nella realtà delle cose. Il miglioramento di Mountain Lion costa quanto un Oscar Mondadori o quanto di una pizza, Coca Cola e caffè (perlomeno a Milano) ma è funzionale e funziona bene. Risolve problemi che Lion si è trascinato dietro (cattiva gestione delle reti WiFi, che adesso sono "rock solid"), provoca polemiche che come utente non mi sfiorano neanche se non in un complessivo miglioramento della sicurezza (Gatekeeper e App Store, ad alcuni sviluppatori non sta piacendo), e lascia aperte poche problematiche che spero verranno risolte.

Parlo del neo: Apple aveva dichiarato che Mountain Lion sarebbe stato installabile su tutti i Mac dal 2007-2009 circa, ma non tutte le funzionalità sarebbero state accessibili. In alcuni casi per mancanza di potenza, in altre per limitazioni hardware. Una, che si chiama PowerNap, mi intriga molto e l'ho trovata molto funzionale: permette al computer in "sonno" (il modo in cui lascio il Mac quando non lo uso) di scaricare posta, notifiche, messaggi e aggiornamenti senza consumare troppa batteria.

Doveva funzionare sui MacBook Air del 2010, 2011 e i nuovi del 2012, oltre che sui MacBook Pro Retina. Non dubito che funzioni sui MacBook Air del 2012, ho provato che funzionato sui Pro Retina, ho visto che sugli Air del 2011 serve un aggiornamento del firmware (rapido e indolore, la nuova procedura è molto buona). Invece, a quanto pare questo aggiornamento, che pure era a disposizione degli sviluppatori per la beta di ML e che era stata annunciata sul sito di Apple, non è più disponibile.

Forse Apple lo metterà fuori più avanti, forse ci si dovrà basare sul firmware "beta" (ma non lo consiglio come una cosa affidabile per la propria macchina di produzione), forse non ci sarà mai.

Ecco, questo mi dispiace e sarebbe un tema tecnico del quale discutere con Apple e qualche sviluppatore. Le solite polemiche su Apple che è fascista o non stupisce francamente no. A casa mia, ML funziona e funziona alla grande. Punto.

22.7.12

Cut.

TORNA DOONESBURY ANCHE questa domenica, grazie a Garry B. Trudeau.


15.7.12

Um. So it is. Problem?

DI NUOVO DOMENICA e di nuovo il momento di Doonesbury di Garry B. Trudeau


8.7.12

The continuing tweets of Roland Hedley.

DOMENICA ARRIVA SEMPRE come sempre arriva il momento di Garry B. Trudeau e del suo Doonesbury, anche quando si tratta di una vecchia tavola riciclata. Perché questa è una vecchia tavola riciclata, va detto.




1.7.12

One more year?

LA PRIMA DOMENICA di luglio è comunque tutta per Doonesbury di Garry B. Trudeau.